Scheda archeologica Fornace Bastione Marti

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La fornace del Bastione Marti

Il ritrovamento: individuata su segnalazione del Gruppo Archeologico “Isidoro Falchi, presso il Bastione di Marti, in un terreno di proprietà privata, è stata indagata stratigraficamente da Monica Baldassarri coadiuvata da alcuni laureati e laureandi in Archeologia Medievale dell’Università di Pisa e dallo stesso Gruppo Archeologico nel 2004.

La struttura: la fornace è costruita all’interno di uno spazio quadrangolare scavato verso monte nell’affioramento naturale di tipo arenaceo-tufaceo; i perimetrali della camera nell’ultimo periodo di uso della fornace erano costituiti da mattoni a crudo appoggiati alla parete naturale, mentre nella prima fase di utilizzo sembra essere stata realizzata per scavo nella parte naturale del colle, sempre con una camera di cottura quadrangolare. Nell’ultima versione era dotata di tre bocche, mentre nella versione più antica aveva una doppia imboccatura.

Le misure: della struttura nell’ultima versione si sono conservate la camera di combustione ed una parte della camera di cottura, conservatasi per poco più di un metro nella parte protetta dalla roccia di base contro il pendio del colle. A queste erano associate tre imboccature abbastanza brevi e senza prefurnio strutturato. La fornace in questa fase aveva quindi una lunghezza totale di 3,80 cm circa per una larghezza 3,10 cm circa ed un altezza almeno di 3,80 metri.

La datazione: in base ai materiali ceramici degli strati di obliterazione della fornace raccolti durante lo scavo (XV-XVI secolo), in seguito alla misurazione dei laterizi della fornace nella sua ultima fase di utilizzo ed anche ai confronti con strutture simili rivenute nei territori limitrofi (Comana), si può ipotizzare una datazione al XIII secolo per la versione della struttura scavata nella roccia di base, mentre la ricostruzione in laterizi e l’impiego conseguente dovrebbero essere avvenuti nel corso del XIV secolo.